E’ deceduto Angelandrea Casale
È con profondo dispiacere che si registra la scomparsa dello studioso Angelandrea Casale, avvenuta il 17 ottobre 2025.
La figura di Casale si contraddistingue per una lunga e articolata attività di ricerca nei settori dell’araldica, della genealogia, della storia locale e del diritto nobiliare. Era noto sia come giornalista pubblicista che come storico e studioso del territorio vesuviano-boschese, operando con costanza nel proprio ambito culturale.
Tra i suoi contributi più rilevanti si segnala il volume L’araldica dei Vescovi di Ravello dal Medioevo all’età moderna, opera nella quale Casale rielabora la cronotassi vescovile, corregge alcuni cognomi episcopali, reinterpreta stemmi e propone illustrazioni grafiche con supporto critico. Questa sua opera è stata riconosciuta con il Gran Premio Scudo d’Oro 2024 nella sezione letteraria dal Centro Studi Araldici, che ha motivato il premio con l’attenzione alla “rappresentazione grafica a colori” e l’accostamento tra le immagini originali e le letture critiche illustrate da Enzo Parrino.
La sua produzione editoriale è vasta e multiforme. Secondo l’elenco dei “pubblicazioni dei soci”, Casale ha realizzato saggi come BOSCOREALE (Profilo storico), Casate presenti nel territorio boschese e collaborazioni su temi archeologici, toponomastici e locali. Dalla sua biografia si apprende che la sua biblioteca personale contava migliaia di volumi e che tra i suoi interessi figuravano la numismatica, la toponomastica e lo studio delle famiglie gentili.
Al di là dei riconoscimenti accademici, Casale ricoprì anche incarichi civici e culturali: fu nominato ispettore onorario per i beni ambientali, archeologici, artistici e storici nei Comuni di Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno e Trecase, e partecipò attivamente ad associazioni locali (Rotary Club Pompei, “Amici di Pompei”) nella promozione culturale del territorio.
I funerali si sono tenuti il 19 ottobre nella Chiesa dell’Immacolata Concezione a Boscoreale.
Nel contesto dell’araldica e della genealogia italiane, la scomparsa di Casale rappresenta una perdita significativa: la disciplina perde un autore critico e metodico che ha saputo unire l’attenzione documentaria con la rigore grafico, contribuendo alla valorizzazione degli studi araldici in ambito locale e nazionale.
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