Lo stemma di monsignor Gennaro Pascarella

Lo scorso mese di maggio papa Francesco ha nominato vescovo della diocesi di Ischia monsignor Gennaro Pascarella, già vescovo di Pozzuoli, unendo in persona Episcopi le due diocesi di Pozzuoli e di Ischia.

Monsignor Pascarella è nato il 28 marzo 1948 a Cervino, diocesi di Acerra e provincia di Caserta. Ha compiuto gli studi teologici presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale San Luigi di Posillipo – Napoli, dove ha conseguito la Licenza in Teologia Morale. È stato ordinato sacerdote il 14 settembre 1974. Successivamente è stato nominato vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia il 14 novembre 1998 e ordinato il 9 gennaio 1999. Nominato Coadiutore della Diocesi di Pozzuoli il 10 gennaio 2004, è succeduto per coadiutoria il 2 settembre 2005. All’interno della Conferenza Episcopale Campana è Vicepresidente e Vescovo delegato per la pastorale familiare e per la vita. 

Nel suo nuovo incarico ha confermato l’impiego dell’emblema araldico già in uso a Pozzuoli.

Di seguito il testo esplicativo che illustra l’arme araldica, pubblicato sul sito Internet della diocesi di Ischia:

Lo stemma episcopale del Vescovo Gennaro Pascarella si presenta composto di uno scudo, la croce in palo, il cappello prelatizio, con cordoni a sei fiocchi (ordinati 1.2.3) di colore verde e il cartiglio superiore in bianco con scritta in nero, come da tradizione araldica ecclesiastica.

Gli elementi rappresentati all’interno dello scudo sono la croce bianca, leggermente decentrata sulla sinistra che divide lo scudo in quattro parti; su uno sfondo rosso, disposto nella parte superiore dello scudo, e blu in quella inferiore. Nel riquadro destro inferiore è posta la stella polare, di colore giallo-oro, a otto punte, di cui quelle quattro centrali più lunghe rispetto alle altre.

Il significato iconologico degli elementi rappresentati e dei colori ha una stretta connessione col motto episcopale disposto sul cartiglio: Credidimus caritati, inteso come ciò che dà ragione della fede cristiana, senso e credibilità al ministero ecclesiale, la cui funzione è quella di praticare e testimoniare la presenza di Cristo in mezzo al suo popolo, attraverso la croce, unica chiave interpretativa del servizio episcopale. La stella polare rimanda al ruolo guida che il vescovo è chiamato a svolgere a livello sociale, come di chi indica al suo popolo costantemente la meta verso la quale orientare l’esistenza. Anche i colori concorrono ad evidenziare il significato dei vari elementi, di cui quello bianco della croce, allude alla luce dell’amore trinitario, che rende visibile la presenza di Cristo ed è al contempo sintesi di tutti i colori e quindi dei carismi ecclesiali; mentre quello oro della stella rimanda alla natura divina. I colori dello scudo alludono invece sia alla duplice natura umano-divino di Cristo cha alla duplice dimensione del ministero episcopale: il rosso sottolinea l’amore oblativo di Dio che si manifesta fino al dono di sé; e il blu alla realtà storica del mondo in cui il vescovo è chiamato a svolgere il suo governo.

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Stemma monsignor pascarella
Lo stemma di monsignor Gennaro Pascarella: D’azzurro, abbassato sotto un capo di rosso, alla croce fuori centro in alto a sinistra, con la traversa passante sulla partizione, d’argento, accompagnata nel terzo quarto, da una stella (8), con le punte centrali più lunghe, d’oro (blasonatura Centro Studi Araldici)
29 Luglio 2021
Redazione

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