Le attività degli Ordini di Casa Savoia ad aprile ed a maggio

19/03/2022 Santa Messa per la Delegazione di Liguria: È stata celebrata il 19 Marzo 2022, presso la Chiesa di San Giuseppe in Borgio Verezzi (Savona), la Santa Messa nella solennità di San Giuseppe per la Delegazione di Liguria degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia. A presiedere il Sacro Rito S.E.R. Mons. Alberto Maria Careggio, Priore della Delegazione di Liguria, insieme a molti Sacerdoti provenienti anche da altre Delegazioni limitrofe. Erano presenti alla funzione il Cav. OSSML Dott. Matteo Giachino, Vice Delegato per la Liguria, il nuovo Consiglio della Delegazione per la Liguria, il Parroco e confratello Cav. OSSML Don Simone Ghersi, le Guardie d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, oltre  a numerosi Dame, Cavalieri e simpatizzanti. Al termine della celebrazione, il Vice Delegato ha ringraziato tutti i presenti, portando  il saluto del Delegato, Gr. Uff. OMS Dott. Valerio Ruggiero, impossibilitato a intervenire alla cerimonia. Dopo la Santa Messa, è seguito un aperitivo benefico, il cui ricavato è stato destinato alle opere di beneficenza della Parrocchia.

05/04/2022 sostegno a due nuovi progetti della Onlus CBM : Gli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia, attraverso A.I.C.O.D.S., scendono nuovamente in campo dei più fragili, sostenendo due nuovi progetti in Italia e in Guatemala promossi dalla Onlus CBM, con un contributo di oltre 14.000 euro, grazie al sostegno e alla generosità di un donatore anonimo. La CBM è un’organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e cura della cecità e della disabilità evitabile e nell’inclusione delle persone con disabilità nel Sud del mondo e in Italia. La collaborazione con questa importante realtà è stata avviata negli scorsi mesi dalla Delegazione per la Sicilia che, per prima, si era impegnata nel sostenere un progetto per la cura della cecità infantile. I due progetti che gli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia hanno scelto oggi di sostenere a favore della CBM sono “Come l’acqua” che prevede percorsi individuali di terapie educativo riabilitative per bambini affetti dalla Sindrome di Charge e “Prevenzione e cura della Retinopatia del Prematuro (ROP) in Guatemala”. La sindrome di Charge è una malattia genetica, autosomica dominante, considerata ad oggi una delle maggiori cause di cecità e sordità associate e richiede lunghi e complessi percorsi di sostegno.

13/04/2022 La delegazione per le marche in campo  per i profughi ucraini: Da oltre un mese, la Delegazione Marchigiana degli Ordini Dinastici della Real Casa Savoia si sta prendendo cura di una famiglia ucraina composta da sei sei persone (due genitori e quattro figli di età compresa tra i 3 ed i 15 anni) che ha dovuto lasciare il proprio Paese per fuggire dagli orrori della guerra in atto. Provenienti da Kiev, dopo un avventuroso viaggio in auto attraverso l’Ungheria e la Slovenia, la famiglia ha raggiunto le Marche dove ha trovato ospitalità nel comune di Treia (MC). La Delegazione Marchigiana ha messo a disposizione del nucleo familiare un appartamento completamente arredato, ovviamente a titolo gratuito, assistendolo in tutte le incombenze burocratiche, sanitarie e scolastiche, con lo scopo di donare a questi fratelli in fuga un barlume di speranza e di consolazione. Attualmente, i ragazzi hanno ripreso i loro studi e sono stati inseriti nelle scuole locali. Per il futuro immediato si stanno valutando varie possibilità di lavoro per il capofamiglia.

04/05/2022 la Delegazione del Lazio celebra la Sindone: S.E. Rev.ma Mons. Paolo De Nicolò, Gran Priore Magistrale degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica con la partecipazione di una delegazione di Cavalieri e Dame guidati dal Comm. Avv. Alfonso Marini Dettina, Delegato per il Lazio. Tra le alte cariche degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia erano presenti il Vice-Capo del Cerimoniale e membro della Giunta, il Gr. Uff. Avv.to Gualtiero Ventura. Il 4 maggio è stata celebrata a Roma la Festa Liturgica della Sindone nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme. La festa venne istituita il 9 maggio 1506 quando il Papa Giulio II, accogliendo la richiesta del Duca Carlo II di Savoia, approvò con la bolla “Salubria vota” il culto pubblico della Sindone, fissando la data della festa il 4 maggio, con Santa Messa ed ufficio liturgico propri. La solenne Concelebrazione Eucaristica, promossa dal Centro Diocesano di Sindonologia “Giulio Ricci”, dal “Centro Internazionale di Studi sulla Sindone” di Torino e dall’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, è stata presieduta da S.E. Rev.ma Mons. Paolo De Nicolò, Gran Priore Magistrale degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia. Tra i concelebranti il Rev. Don Ettore Capra, Cavaliere dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro, DP. Rafael Pascual LC e P. Joseph Spence ffm, rispettivamente Direttore e docente del Diploma universitario di Sindonologia. Il servizio liturgico è stato curato dai seminaristi dei Legionari di Cristo. Tra i fedeli, studenti e diplomati del Regina Apostolorum ed una delegazione delle Guardie d’Onore alle Tombe Reali del Pantheon. Quest’anno la Festa della Sindone ha avuto particolare solennità perché celebrata in concomitanza con i 450 anni dalla fondazione dell’Ordine Militare e Religioso dei Santi Maurizio e Lazzaro, al quale i Savoia tradizionalmente affidavano l’onore dell’ostensione della reliquia. Il 16 ottobre 1572 infatti, il Papa Gregorio XIII, su richiesta del Duca Emanuele Filiberto istituiva, con la Bolla Cristiani Populi, l’Ordine Militare e Religioso di San Maurizio ed il successivo 13 novembre, con la Bolla Pro Commissa, lo univa all’Ordine di San Lazzaro, dichiarando il Duca Sabaudo ed i suoi legittimi successori, Gran Maestri dell’Ordine. Il Gran Priore Magistrale, nell’omelia, ha sottolineato con gratitudine il merito della Casa di Savoia di aver custodito per più di cinque secoli il Santo Sudario consentendone la venerazione ed ha ricordato la decisione generosa e cristiana del Re Umberto II, di donare la Sindone al Papa. Dopo la comunione, i Cavalieri e le Dame in abito da chiesa, hanno portato in processione una copia della Sindone dinanzi all’altare, per esporla alla devozione dei fedeli. E’ stata esposta per la prima volta a Roma una copia realizzata con il lino coltivato in Val Gandino (Bergamo) nel 2020, trattato e tessuto secondo antichi metodi, sul quale con tecniche d’avanguardia è stata stampata l’immagine. L’altra copia realizzata con detta tecnica è collocata da pochi giorni nel Museo Biblico di Washington. E’ quanto di più simile, sia al tatto che alla vista, all’originale venerato nel Duomo di Torino. Il Vescovo, con l’intera assemblea, ha recitato la “Preghiera davanti alla Sindone”, per poi incensare e baciare con devozione l’immagine impressa sul Sacro Lino. L’avviso sacro recava una antica raffigurazione dell’ostensione, nella quale sorreggono la Sindone San Carlo Borromeo ed il Beato Amedeo di Savoia, in abiti regali e con il Collare del Supremo Ordine della Santissima Annunziata.

01/05/2022 visita a Napoli si S.A.R. Emanuele Filiberto di Savoia: Dopo una pausa di due anni dovuta alla pandemia, è tornato a fare visita a Napoli S.A.R. il Principe di Piemonte e di Venezia Emanuele Filiberto di Savoia, in occasione della cerimonia per invocare il Miracolo di San Gennaro presso la Basilica di Santa Chiara, presieduta da S.E.R. Mons. Domenico Battaglia Arcivescovo Metropolita di Napoli che ha ricevuto il Principe in visita dopo la celebrazione, unitamente al Sindaco di Napoli, Prof. Gaetano Manfredi. In serata, si è svolto il Pranzo di Beneficenza organizzato dalla Delegazione di Napoli degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia guidata dal Comm. Avv. Nob. Gerardo Mariano dei Principi Rocco di Torrepadula, presso il Circolo Nazionale dell’Unione, al Palazzo Reale di Napoli. Il Circolo fu fondato dal Patriota Carlo Poerio nel 1863 e ricevette dal Padre della Patria, il Re Vittorio Emanuele II, la disponibilità di alcuni saloni del Palazzo Reale affinchè potesse riunirsi l’aristocrazia partenopea fedele all’Unità Nazionale. S.A.R. Emanuele Filiberto è stato accolto con particolare calore dal Presidente del Circolo, M.se Giuliano Buccino Grimaldi, e dal Consigliere alla Casa, M.se Emanuele de Montemayor, i quali hanno chiesto a S.A.R. di voler firmare il Libro degli Ospiti illustri del Circolo. Al pranzo erano presenti 150 partecipanti ed alcuni benefattori, pur sapendo di non poter partecipare, hanno fatto pervenire la propria adesione ai progetti benefici finanziata in questa occasione: l’istituzione di due borse di studio per Allievi meritevoli della Scuola Militare Nunziatella ed un contributo per la popolazione ucraina martoriata dalla guerra. Oltre ad una generosa partecipazione degli Insigniti degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia, ha partecipato alla serata benefica una significativa rappresentanza dell’aristocrazia e della società civile partenopea. Era presente anche la Prof.ssa Anna Poerio Riverso, Dama dell’O.SS.M.L., discendente del Barone Avv. Carlo Poerio, la quale ha dedicato a S.A.R. due suoi volumi sul patriota napoletano. L’indomani, Domenica 1° Maggio, S.A.R. ha visitato il Museo del Corallo della Famiglia Ascione, sito nella suggestiva cornice della Galleria Umberto I di Napoli. Questa antica manifattura del corallo è stata particolarmente apprezzata da Casa Savoia: in particolare S.A.R. ha potuto vedere le bomboniere realizzate per il Battesimo di S.A.R. Vittorio Emanuele, Principe di Napoli, per la cui nascita era stata anche realizzata la culla oggi custodita nella Reggia di Caserta. Inoltre, attraverso di giornali e lettere dell’epoca, sono stati rievocati gli incontri tra i nonni degli attuali proprietari ed i Principi di Piemonte Umberto e Maria Josè. La Famiglia Ascione, infine, ha anche realizzato su commissione del Re Umberto II la preziosissima pisside di oro, coralli e pietre preziose donata al Tesoro di San Gennaro. La  visita si è conclusa con la Celebrazione della S. Messa nella Chiesa Francescana di San Pasquale a Chiaia in occasione dell’anno giubilare dell’Ordine Mauriziano. Alla Funzione erano presenti numerosi Confratelli e nell’occasione è stato donato a S.A.R. Emanuele Filiberto un quadro raffigurante la Beata Maria Cristina di Savoia, alla quale è dedicato l’altare laterale della Chiesa.

14/05/2022 gala di primavera della Delegazione valdostana: Sabato 14 maggio 2022 si è tenuto all’hotel Miramonti di Cogne il gala di primavera organizzato dalla Delegazione valdostana degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia. La  serata è stata organizzata con lo scopo di dare un aiuto economico a « La Petite Ferme du Bonheur » di Doues (AO) che si occupa in particolare di inserire nel mondo del lavoro ragazzi con disabilità intellettive. L’iniziativa rientra anche nelle attività organizzate in Valle d’Aosta, come nelle altre 18 Ddelegazioni italiane e 17 estere, per celebrare i 450 anni dell’istituzione dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro risalente al 1572 e che vede tra i suoi cavalieri il primo valdostano Philippe d’Avise ammesso il 14 maggio 1573 come sessantesimo cavaliere dell’Ordine. Il Delegato degli Ordini Dinastici per la Valle d’Aosta Giovanni Girardini, ha fatto notare come, nella storia della regione, i circa 140 cavalieri mauriziani ammessi nel corso dei 450 anni siano stati tra i personaggi della nostra storia locale che più hanno inciso sulla vita della città di Aosta e della regione con il loro servizio in ambito assistenziale e ospedaliero in particolare (vecchio e attuale ospedale furono costruiti e gestiti dall’Ordine), ma anche in ambito civile e culturale. Oltre ai famosi e a tutti noti Xavier de Maistre, al conte Edouard Crotti, al barone Emmanuel Bich, all’abbé Edouard Bérard, all’abbé Jean Baptiste Cerlogne per arrivare al professor Lino Colliard e al vescovo Ovidio Lari, tanti sono anche i sindaci di Aosta che molto hanno fatto per la città e sono stati membri dell’Ordine. Sono esempi, sostiene il Delegato, che devono stimolare le Dame e i Cavalieri di oggi nell’avere lo stesso spirito di servizio e di dedizione alla società civile locale.

07/05/2022  Santa Messa solenne nel ricordo delle Loro Maestà il Re Umberto II e la Regina Maria Josè d’Italia a Cagliari: Si è svolta il 7 maggio nella Basilica Gran Magistrale Mauriziana di Santa Croce, la Santa Messa solenne nel ricordo delle Loro Maestà il Re Umberto II e la Regina Maria Josè d’Italia. Ha celebrato il Sacro Rito il Cav. dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro Don Luca Pretta, Rettore e Parroco della Basilica Magistrale di Santa Croce. Insieme al Delegato per la Sardegna, il Cav. Nob. Avv. Don Massimiliano Manca dei Marchesi di Mores erano presenti alla cerimonia, in abiti da chiesa, il Vicario per Cagliari, il Cav. Gr. Cr. Nob. Prof. Don. Enrico Sanjust dei Baroni di Teulada, Presidente della Commissione Araldica e Membro della Giunta degli Ordini della Real Casa di Savoia, il Vicario per Sassari Comm. Enrico De Murtas, il Gr.Uff. Dott. Adriano Picciau, il Comm. Dott. Alberto Lazzardi, Consultore del Senato del Regno, già Presidente del Tribunale Militare di Cagliari, il Cav. Uff. Avv. Massimo Falchi-Delitala, il Cav. Uff. Vito Fusaro, il Cav. Nob. Don Emanuele Aymerich dei Marchesi di Laconi, il Cav. Avv. Prof. Luciano Scalas, il Cav. Dott. Antonio Nurra, il Cav. Avv. Gianluca Bella, il Cav. Giovanni Pani, La Dama OSM Silvana Biancu, il M.llo Giacomo Ciaralli Alfiere della Delegazione e il Cav. Nob. Don Giovanni Satta, per l’occasione Alfiere della Delegazione per il nuovo Labaro donato dal Comm. Enrico De Murtas. Presenti alla Funzione una rappresentanza della Delegazione di Cagliari dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, guidata dal Cav. Luciano Piga e il Consiglio Direttivo e le Socie del Convegno di Cultura Beata Marie Cristina di Savoia con la loro Presidente la Dott.ssa Donatella Cortese Gavassino. Si sono uniti alla Cerimonia diversi amici e simpatizzanti, tra cui il fotografo Sig. Renato d’Ascanio -Ticca, autore del pregevole servizio fotografico che ha fissato alcuni momenti dell’evento.

28/05/2022 presentazione del “III Centenario del Regno di Sardegna” a Catania: Il Circolo Canottieri Jonica di Catania ha ospitato la cerimonia per la consegna  dei diplomi per gli insigniti della Delegazione per la Sicilia rimessi a Ginevra in occasione del Capitolo Generale 2021 e la presentazione ufficiale del volume dedicato al  terzo centenario del Regno di Sardegna. Le sale di rappresentanza del prestigioso sodalizio catanese, fondato nel 1926 e che ha visto più volte ricevuto S.A.R. Emanuele Filiberto di Savoia, Principe di Piemonte e di Venezia, ha accolto con il Delegato, il Vice Delegato, i Vicari per Catania, Messina e Palermo, le Dame e i Ccavalieri  degli Ordini dinastici di Casa Savoia provenienti da tutta l’isola. La lettura del messaggio inviato dal Gran Cancelliere, Cav. Ord. Supr. SS. Ann. Johannes Theo Niederhauser, e il saluto del Vice Presidente del Circolo, Comm. Francesco Calabrese Di Martino, hanno preceduto la presentazione ufficiale del volume “Il III centenario del Regno di Sardegna”, curato dalla Delegazione e che gode della prefazione del Gran Cancelliere, da parte del Vice Delegato Comm. Dott. David Truscello. Il Delegato, Gr.Uff. Avv. Francesco Atanasio ha poi proceduto alla consegna dei diplomi dell’Ordine al Merito di Savoia e dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro rimessi in occasione del Capitolo Generale del 2021. Il Vicario per Messina, Rev.do Don Andrea Di Paola ha concluso la parte protocollare della cerimonia impartendo la benedizione ai convenuti. In un clima di serena cordialità, è seguita una colazione, nel corso della quale sono stati rinnovati i vincoli di fraternità fra gli appartenenti alle milizie equestri sabaude. 


Scheda di approfondimento
Ordini Dinastici di Casa Savoia

ODDCS

Con l’indicazione di Ordini Dinastici di Casa Savoia (abbreviata anche in ODS oppure OODDS oppure ODDCS) ci si riferisce ad alcuni Ordini Cavallereschi già esistenti durante il Regno d’Italia, il cui magistero è stato conservato da Casa Savoia in quanto considerati dinastici (cioè appartenenti al patrimonio familiare) e non statuali (cioè appartenenti al patrimonio dello Stato Italiano, come invece l’Ordine militare di Savoia, l’Ordine al merito del lavoro e l’Ordine coloniale della Stella d’Italia).

Essi sono:
•L’Ordine Supremo della Santissima Annunziata, il primo e più prestigioso Ordine di Casa Savoia, il cui magistero è detenuto da Vittorio Emanuele di Savoia ma conteso da Aimone di Savoia-Aosta; la Repubblica Italiana non riconosce quest’Ordine, che è invece riconosciuto dall’ICOC (International Commission for the Orders of Chivalry)
•L’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, secondo per importanza fra gli Ordini di Casa Savoia, il magistero è detenuto da Vittorio Emanuele di Savoia ma conteso da Aimone di Savoia-Aosta; la Repubblica Italiana non riconosce quest’Ordine, che è invece riconosciuto dall’ICOC (International Commission for the Orders of Chivalry)
•L’Ordine al Merito Civile di Savoia (o Ordine al Merito di Savoia), istituito nel 1988, in qualche modo erede e prosecutore dell’Ordine della Corona d’Italia e dell’Ordine Civile di Savoia, il magistero è detenuto da Vittorio Emanuele di Savoia; la Repubblica Italiana non riconosce quest’Ordine, che è invece riconosciuto dall’ICOC (International Commission for the Orders of Chivalry)

Sito istituzionale degli Ordini Dinastici di Casa Savoia
.

Scheda di approfondimento
Disputa dinastica Casa Savoia

stemma savoia

Il ruolo di Capo di Casa Savoia, e dunque di Pretendente al Trono d’Italia, è oggi oggetto di una disputa tra i rappresentanti di due rami dello stesso casato, quello primogenito oggi rappresentato da Vittorio Emanuele di Savoia (figlio di Umberto II, ultimo re d’Italia, e padre di Emanuele Filiberto) e quello cadetto dei Savoia-Aosta, oggi rappresentato da Aimone di Savoia-Aosta.

Il matrimonio controverso
A giustificare l’apertura del contenzioso, il matrimonio contratto da Vittorio Emanuele di Savoia civilmente nel 1970 e religiosamente nel 1971, con Marina Doria.
Tale matrimonio infatti avvenne senza consenso da parte di Umberto II (in quel momento capo della Real Casa), con una donna priva di un’adeguato stato nobiliare; tali circostanze secondo le leggi dinastiche di Casa Savoia decretano l’immediata decadenza del principe contraente il matrimonio da qualsiasi titolo e diritto di successione per sé e per la sua discendenza.
Conseguentemente il titolo di Capo di Casa Savoia e Pretendente al Trono d’Italia spetterebbe ad Aimone di Savoia-Aosta.

Vittorio Emanuele contesta sotto diversi punti di vista le rivendicazioni del ramo cadetto del casato, ed in particolare sostiene che con l’entrata in vigore della Costituzione Repubblicana, le leggi di successione per la Casa Reale previste dal Regno d’Italia, siano decadute e non producano più effetti civili nei riguardi dell’ex Casa Reale.

La modifica delle norme successorie
Più recentemente la disputa è stata alimentata anche da un decreto di Vittorio Emanuele del 28 dicembre 2019, che come nel caso anche di altre case regnanti europee, ha sostanzialmente abrogato la legge salica, modificando le leggi successorie del casato e consentendo la successione femminile, con la motivazione di doversi adeguare “alle norme comunitarie sull’uguaglianza di genere“.

Il decreto è stato contestato dai Savoia-Aosta in quanto Vittorio Emanuele essendo decaduto dal ruolo di Capo di Casa Savoia non avrebbe avuto i titoli per poterlo emettere, non avrebbe comunque seguito le procedure necessarie, e sarebbe motivato unicamente dall’esigenza di consentire la successione alle sue nipoti (Emanuele Filiberto, figlio di Vittorio Emanuele, ha avuto due figlie femmine e nessun maschio). Infatti in assenza di tale decreto in futuro ad Emanuele Filiberto nel ruolo di Capo della Real Casa e di Pretendente al Trono d’Italia subentrerebbe comunque la discendenza maschile del ramo Savoia-Aosta.

***
Gli stralci pertinenti alla disputa
, delle leggi dinastiche del casato, in materia successoria:

> Regie lettere patenti del 13 settembre 1780, emanate da Vittorio Amedeo III:
Art. 1. Non sarà lecito a Principi del Sangue contrarre matrimonio senza prima ottenere il permesso Nostro o dei reali nostri successori, e mancando alcuni di essi a questo indispensabile dovere soggiacerà a quei provvedimenti, che da Noi o da reali successori, si stimeranno adatti al caso.
Art. 2. Se nell’inadempimento di questa obbligazione si aggiungesse la qualità di matrimonio contratto con persona di condizione e stato inferiore, tanto i contraenti che i discendenti da tale matrimonio si intenderanno senz’altro decaduti dal possesso dei beni e dei diritti provenienti dalla Corona e dalla ragione di succedere nei medesimi, come pure da ogni onorificenza e prerogativa della Famiglia.
Art. 3. Quando però il riflesso di qualche singolare circostanza determinasse Noi, od i reali nostri successori, a lasciare che si contragga matrimonio disuguale, riserviamo in tale caso alla sovrana autorità di prescrivere per gli effetti di esso le condizioni, e cautele, che dovranno osservarsi.

>Regio editto del 16 luglio 1782, anch’esso emanato da Vittorio Amedeo III:
Art. 10. I maritaggi dei Principi della nostra Casa, interessando essenzialmente il decoro della Corona ed il bene dello Stato, non potranno perciò contrarsi senza la permissione Nostra, o dei Reali successori, e mancando alcuni di essi Principi a questo indispensabile dovere, soggiacerà a quei provvedimenti, che all’occorrenza dei casi, sì da Noi, che dà Reali successori verranno ordinati, anche a tenore delle Patenti Nostre del 13 settembre 1780, con riserva pure di accompagnare le permissioni con le condizioni che si giudicheranno proprie e convenienti.

>Statuto Albertino del 4 marzo 1848:
Art. 2. Lo Stato è retto da un Governo Monarchico Rappresentativo. Il Trono è ereditario secondo la legge salica.

>Codice Civile del 2 aprile 1865:
Art. 69. Per la validità dei matrimoni dei Principi e delle Principesse Reali è richiesto l’assenso del Re.
Art. 81. Il consenso degli ascendenti, qualora non sia dato personalmente davanti l’uffiziale civile, deve constare da atto autentico, il quale contenga la precisa indicazione tanto dello sposo al quale si dà il consenso, quanto dell’altro.

>Codice Civile del 16 marzo 1942:
Art. 92. Per la validità dei matrimoni dei Principi e delle Principesse Reali è richiesto l’assenso del Re Imperatore.
.

Articoli correlati: III Centenario del Regno di Sardegna a Messina

partecipanti
Foto ODS Sicilia: I numerosi partecipanti all’evento di Catania
23 Giugno 2022
Redazione

Cerca negli articoli

Questo servizio è offerto dal Centro Studi Araldici.
Questo servizio è offerto dal Centro Studi Araldici.
Come funziona la ricerca?

Siti Collegati

  • Banner del sito di Stemmario Italiano.
  • Banner del sito del Centro Studi Araldici.
  • Banner del sito del Araldica On Line.
  • Banner del sito Creare Stemmi
  • Banner del sito Araldica TV