Il nuovo stemma di monsignor Tarantelli Baccari
Lo scorso 21 novembre, papa Francesco ha nominato vescovo ausiliare e vicegerente della Diocesi di Roma don Renato Tarantelli Baccari, coordinatore dell’ambito giuridico e amministrativo della medesima diocesi, assegnandogli la sede titolare di Campli.
S.E. Mons. Tarantelli Baccari è nato il 25 aprile 1976 a Roma. Ha conseguito la laurea in giurisprudenza e la licenza in diritto canonico. Ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il 22 aprile 2018 per la Diocesi di Roma. È stato vicario episcopale giuridico-amministrativo e coordinatore dell’ambito giuridico e dell’ambito dell’amministrazione dei beni e delle risorse del Vicariato di Roma, rettore della Chiesa di Santa Maria del terzo millennio alle Tre Fontane, primicerio delle Arciconfraternite del SS. Sacramento e di Maria SS. del Carmine e di Maria SS. del Buon Consiglio e dei Pellegrini.
A seguito della nomina ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 4 gennaio 2025, nella basilica di San Giovanni in Laterano, dal cardinale Baldassare Reina, vicario generale per la diocesi di Roma, alla presenza di papa Francesco, e per l’occasione ha ufficializzato l’emblema araldico adottato e curato da don Antonio Pompili.
Scheda di approfondimento L’araldica ecclesiastica L’araldica ecclesiastica è una specifica branca dell’araldica che si occupa degli stemmi appartenenti a persone o istituzioni del mondo ecclesiale, stemmi caratterizzati da ornamentazioni esterne sostanzialmente costanti e che esprimono un preciso codice giuridico, in grado di rendere immediatamente identificabile grado e funzione del titolare. Limitatamente all’araldica della Chiesa Cattolica, gli elementi essenziali di tale codice sono: La tiara o triregno è l’ornamento araldico ad uso esclusivo del Papa, che sormonta il relativo stemma, ed è costituita da un copricapo a forma di cupola che sorregge tre corone sovrapposte. Benedetto XVI e Francesco hanno sostituito la tiara con una mitra caricata di tre fasce d’oro che richiamano le originarie tre corone. Il galero, ovvero il cappello ecclesiastico è un cappello da pellegrino con la tesa molto lunga e due cordoni laterali che terminano con una serie di fiocchi o più propriamente nappe. Posto sulla sommità ornamento dello scudo il galero consente l’immediato riconoscimento del grado del titolare dello stemma grazie al colore e al numero delle nappe o fiocchi. Il colore del galero (di norma il medesimo delle nappe) indica: > rosso per i cardinali; > verde per gli arcivescovi, i vescovi e i patriarchi; > paonazzo per i monsignori; > nero per i presbiteri. Il numero di nappe per lato indica: > 15 nappe rosse per i cardinali; > 15 nappe verdi per patriarchi e primati; > 10 nappe verdi arcivescovi; > 6 nappe verdi vescovi e abati mitrati; > 6 nappe paonazze cappellano di Sua Santità; > 6 nappe nere vicario generale, vicario episcopale, abate; > 3 nappe parroco; > 1 nappa presbitero. Le Chiavi sono raffigurate incrociate, una d’oro a destra e un’altra d’argento a sinistra, con le impugnature rivolte verso il basso. Si pongono dietro o sopra lo scudo papale. La croce posta in palo dietro lo scudo, può essere: > semplice cioè ad una traversa per i vescovi > doppia cioè a due traverse per i cardinali, i patriarchi e gli arcivescovi. ![]() Impostazione classica di un stemma papale ![]() Impostazione classica di uno stemma cardinalizio di un arcivescovo ![]() Impostazione classica di uno stemma arcivescovile ![]() Impostazione classica di uno stemma vescovile ![]() Impostazione classica di uno stemma di un vicario episcopale ![]() Impostazione classica di uno stemma di un parroco ![]() Impostazione classica di uno stemma di un sacerdote Accanto a questi elementi principali ve ne sono altri di uso più limitato, come pure vi sono ulteriori configurazioni specificatamente riservate a cariche meno note, e non mancano un certo numero di eccezioni e deroghe concesse a titolari di cariche legate ad istituzioni specifiche. I disegni di questa scheda sono stati realizzati da Teresa Morettoni e Davide Bolis (per il solo stemma vescovile). . |
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