Digitalizzazione della Rivista Araldica

La “Rivista araldica”, fondata a Roma nel 1903, è stata per decenni la pubblicazione italiana di riferimento per quanti a vario titolo si sono occupati di araldica, genealogia, diritto nobiliare, ordini cavallereschi, nel nostro paese, pubblicando numerosi contributi dall’alto valore scientifico ed animando il dibattito attorno alle discipline di suo interesse.

Per tale ragione ancora oggi i fascicoli della pubblicazione, quand’anche datati, rivestono un notevole interesse sia storico che sociale.

In quest’ottica l’annuncio del Collegio Araldico di un’imminente digitalizzazione dei numeri della rivista pubblicati dal 1903 al 1940, allo scopo di una loro messa on line per la libera consultazione, riveste certamente una rilevanza notevole nel panorama degli studi e della ricerca storico-araldica non solo italiani.

A dare notizia dell’iniziativa lo stesso Collegio Araldico, che sul proprio “Il bollettino del Collegio Araldico” dello scorso mese di dicembre scrive: “Il 2024 si apre con un’importante novità, che è un po’ un traguardo che ci eravamo prefissati: metteremo nel nostro sito www.collegio-araldico.it le RIVISTE DEL COLLEGIO ARALDICO dal 1903 al 1940.
Avrete già visto che sono sul sito, a disposizione, i sommari di tutti numeri della Rivista, opera preziosa omaggio di Raffella Lajolo di Cossano.
Ora il Collegio Araldico ha vinto, e con un buon punteggio, un bando della Regione Piemonte per la digitalizzazione.
Dopo aver ottenuto il placet della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta ed aver stabilito un accordo con l’Accademia delle Scienze di Torino per l’uso dello scanner, si sono presi accordi con la persona che farà il lavoro, la Dott.ssa Marzia Gallo.
Il lavoro si concluderà per l’estate, per essere pronti a partecipare ad eventuali nuovi bandi che ci permettano di mettere in rete anche le Rivista del 1941 al 2016
“.

Un progetto decisamente ambizioso in cui si intravvede la mano di Fabrizio Antonielli, deus ex machina dell’ente, che già con Vivant (altro ente culturale di matrice aristocratica da lui presieduto) si è cimentato in imprese similari.

Un progetto per il quale però il Collegio Araldico chiede il sostegno di tutti coloro che possano apprezzare e condividere finalità ed importanza di tale lavoro: “Il bando della Regione Piemonte – continua infatti l’annuncio del Collegio Araldico – non è del tutto “indolore”. È infatti richiesta una non indifferente compartecipazione anche economica…
Per questo vi chiediamo di aiutarci a sviluppare altri progetti iscrivendovi il prima possibile come soci del Collegio Araldico: ci contiamo!
“.

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