La soft diplomacy dell’Ordine di Malta

Descrivere la missione, gli impegni istituzionali, la dimensione della diplomazia e le principali sfide umanitarie del Sovrano Ordine di Malta in Asia e Africa. Con questi obiettivi, il Dipartimento Affari Esteri del governo del Sovrano Ordine di Malta ha organizzato due conferenze a Roma, il 24 e il 26 ottobre, alle quali hanno preso parte gli ambasciatori e i rappresentanti diplomatici di numerosi paesi del continente asiatico e di quello africano.

Il Gran Cancelliere dell’Ordine di Malta, Riccardo Paternò di Montecupo, ha dato il benvenuto agli ospiti giunti alla Casa dei Cavalieri di Rodi, sede dell’Associazione italiana e del Corpo italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta. Nel rimarcare gli aspetti fondanti dell’Ordine, ha sottolineato come “il nostro profilo internazionale, insieme a neutralità e indipendenza – nel rispetto delle sovranità nazionali -, così come l’imparzialità ed il carattere apolitico, sono elementi fondamentali del nostro impegno nella diplomazia umanitaria e nella “soft diplomacy” oltre che nelle attività di mediazione nella gestione delle crisi. Queste caratteristiche distintive facilitano le nostre possibilità di offrire aiuto e assistenza, oltre a sostenere attività ambientali e culturali a livello internazionale che contribuiscono a un dialogo diffuso, alla comprensione reciproca e al benessere dei popoli” ha scandito il Gran Cancelliere, elencando i dati principali dell’impegno dell’Ordine di Malta con i suoi oltre 95mila volontari e più di 55mila dipendenti nel mondo.

Le conferenze si sono articolate in una presentazione dettagliata della dimensione e delle caratteristiche del network diplomatico dell’Ordine di Malta a cura del Segretario generale per gli Affari Esteri, Amb. Giampaolo Cantini nonché della storia, delle caratteristiche, delle principali attività in ambito umanitario, dall’impegno per alleviare le sofferenze dei popoli afflitti da guerre e povertà. Numerose le domande e le curiosità espresse dai diplomatici al termine di ciascuna conferenza.

L’Ordine di Malta intrattiene rapporti diplomatici con 38 paesi africani ed è presente con attività mediche e sociali – tra cui ospedali, ambulatori e corpi di ambulanze – in 35 paesi del continente. Sono 12, invece, i paesi dell’Asia e dell’Oceania che intrattengono rapporti diplomatici con l’Ordine di Malta. Nella regione del Sud Pacifico l’Ordine di Malta ha una presenza in costante crescita con programmi mirati per l’assistenza alle popolazioni colpite dai cambiamenti climatici, lotta alle malattie neglette, e nel settore della promozione dell’igiene e della salute.


Scheda di approfondimento
L’Ordine di Malta

Stemma di Stato SMOM

Il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, comunemente abbreviato in Sovrano Militare Ordine di Malta o anche semplicemente in Ordine di Malta, in sigla SMOM, ma noto pure come Ordine Gerosolimitano, è un ordine religioso dipendente dalla Santa Sede, riconosciuto da una parte della dottrina, seguita dalla giurisprudenza italiana e da gran parte della comunità internazionale, come soggetto di diritto internazionale, pur essendo ormai privo del requisito della territorialità.
Dal 1834 l’Ordine ha sede a Roma in via Condotti, presso piazza di Spagna; è presente in oltre 120 paesi con iniziative a carattere benefico ed assistenziale. Qualificandosi come ente sovrano la sua sede, il Palazzo Magistrale e la Villa di Santa Maria del Priorato sull’Aventino, godono dello status di extraterritorialità. Sempre in virtù di tale condizione ampiamente riconosciuta dalla comunità internazionale, lo SMOM detiene un seggio come Osservatore presso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite (ONU) dal 1994.

Il suo motto è Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (traduzione dal latino: Difesa della fede e aiuto ai poveri). L’Ordine batte una sua moneta numismatica, lo scudo maltese, emette propri francobolli, immatricola veicoli con targa SMOM, e celebra la sua festività nazionale il 24 giugno.

Dallo SMOM dipendono 6 Gran Priorati e 48 Associazioni nazionali che riuniscono i cavalieri e le dame a seconda del loro paese di residenza. In Italia sono tre i Gran Priorati: Lombardia e Venezia, Roma, Napoli e Sicilia.

L’Ordine di Malta è il principale successore dell’antico ordine dei Cavalieri Ospitalieri, fondato nel 1050 e reso sovrano il 15 febbraio 1113, l’unico di fede cattolica e riconosciuto dalla Santa Sede. Sono numerose le iniziative imitatrici dell’Ordine di Malta nel mondo, anche per questo, insieme al Venerabile Ordine di San Giovanni nel Regno Britannico (il nome completo dell’Ordine è Gran Priorato nel Regno Britannico del Venerabile Ordine di San Giovanni di Gerusalemme), all’Ordine Evangelico di San Giovanni (o Johanniterorden) derivante dall’antico Baliaggio di Brandeburgo, e ai due Ordini Giovanniti (distaccatisi dall’Ordine tedesco) di Svezia e dei Paesi Bassi hanno formato l’Alleanza dei Cavalieri ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme.

Il sito Internet istituzionale dell’Ordine di Malta

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Scheda di approfondimento
Gli ordini cavallereschi in Italia

Ordini Cavallereschi

Il conferimento e l’uso di titoli e decorazioni cavalleresche in Italia è disciplinato dagli articoli 7 e 8 della legge n. 178 del 3 marzo 1951, i quali in sintesi stabiliscono che in Italia sono LIBERAMENTE UTILIZZABILI i titoli e le decorazioni:

1) degli ordini cavallereschi nazionali (Ordine Militare d’Italia, Ordine della “Stella d’Italia”, Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, Ordine Cavalleresco “Al Merito del lavoro”, Ordine di Vittorio Veneto)
2) degli ordini cavallereschi della Santa Sede (Ordine dello Speron d’Oro, Ordine Piano, Ordine di San Gregorio Magno e Ordine di San Silvestro Papa), e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro
3) del Sovrano Militare Ordine di Malta

Sono invece SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE da parte del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per gli affari esteri, le decorazioni ed i titoli degli “Ordini non nazionali o di Stati esteri”.
Circa l’interpretazioni di quali possano essere considerati “ordini non nazionali“, molto si è discusso, e la dottrina attuale ha portato ad identificarli negli ordini cavallereschi dinastici.
Un elenco degli Ordini non nazionali o di Stati esteri le cui decorazioni almeno in alcuni casi siano state sino ad oggi autorizzate, è stato stilato dall’Ministero dell’Interno.

Gli articoli di legge anzidetti vietano il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni o privati, e specificano che le relative sanzioni sono applicabili anche quando tali conferimenti siano avvenuti all’estero.

Doverosamente va evidenziato come vi siano anche ordini cavallereschi del tutto legittimi, le cui decorazioni però lo stato italiano non ha ancora avuto occasione di autorizzare, oppure vi siano ordini cavallereschi di cui le decorazioni in Italia non vengono autorizzate, per ragioni di opportunità politica (come l’Ordine supremo della Santissima Annunziata, o l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro). Assume dunque particolare rilevanza l’elenco degli ordini cavallereschi valutati legittimi dall’ICOC (Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini Cavallereschi – International Commission for Orders of Chivalry), istituzione internazionale privata, che ha redatto un apposito Registro.
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Articoli correlati: Incontro con i diplomatici accreditati presso lo SMOM

Corpo diplomatico
Foto SMOM: Il Gran Cancelliere SMOM incontra il corpo diplomatico accreditato presso il Sovrano Ordine di Malta l’8 settembre 2022
27 Ottobre 2023
Raffaele Coppola

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