Abiti, Uniformi e Decorazioni dell’Ordine di Malta

E’ recentemente stata pubblicata la terza edizione aggiornata di “Abiti, Uniformi e Decorazioni dell’Ordine di Malta“, volume originariamente uscito nel 2010, e curato da Luciano Valentini di Laviano per l’Ordine di Malta attraverso i caratteri di Logart Press Editore; un aggiornamento che dà conto anche degli ultimi decreti in materia, emanati dal Sovrano Consiglio dello SMOM, ed ora dedicata alla memoria di S.E. Luogotenente Gran Maestro Fra’ Marco Luzzago.

Del resto l’Ordine di Malta, nel corso della sua storia plurisecolare, ha modificato più volte gli Abiti, le Uniformi e la foggia delle Decorazioni. Intorno alla bianca Croce ottagona, immutata nei secoli, si è creata una simbologia atta a identificare i diversi Ceti e Gradi di appartenenza all’Ordine, che si sono così evoluta ed adeguata alle necessità dei singoli momenti storici.

Il volume ora dato alle stampe si pone come uno strumento per la comprensione delle differenti insegne dell’Ordine di Malta nel XXI secolo, offrendo, con una serie di immagini ravvicinate, un facile confronto tra i diversi Abiti da Chiesa, le Uniformi e le Decorazioni, mettendo in rilievo le principali differenze che distinguono i Ceti e i Gradi in cui sono suddivisi i suoi membri e i decorati al Merito Melitense. Oltre 280 fotografie dettagliate, realizzate da Carla Morselli, e distribuite in 128 pagine, forniscono le basi e documentano le principali differenze che distinguono i membri dell’Ordine nelle diverse occasioni e in particolare in quelle più diffuse. 

Una pubblicazione che contribuisce dunque a far meglio conoscere l’Ordine di Malta, anche negli aspetti legati alla tradizione, patrimonio straordinario di una istituzione unica al mondo.

Un volume da consultare però con una precisazione cara ad autore ed editore “è importante tuttavia, sottolineare che quanto riportato in questo libro rappresenta soltanto l’aspetto “esteriore” dei Cavalieri e delle Dame dell’Ordine. Indossare tali abiti e decorazioni significa anzitutto Obsequium Pauperum – “Difesa della Fede e Assistenza ai Bisognosi” “.

Per consultare la scheda sul sito dell’editore


Scheda biografica
Luciano Valentini di Laviano

Valentini

Luciano Valentini di Laviano è nato a Perugia nel 1956, conte di Laviano, cavaliere di gran croce di grazia e devozione in obbedienza, dell’Ordine di Malta, delegato per le comunicazioni del gran priorato di Roma, dal 1996 componente del consiglio delegatizio della delegazione di Perugia-Terni del medesimo Ordine, poi nominato dal consiglio vice delegato, cavaliere di giustizia del Sovrano Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, ufficiale direttore del corpo militare ACISMOM.

Nel 2010 ha curato per l’Ordine di Malta il volume “Abiti, Uniformi e Decorazioni dell’Ordine di Malta“, pubblicato con i caratteri di Logart Press Editore, volume giunto alla terza edizione aggiornata nel 2022.
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Scheda di approfondimento
L’Ordine di Malta

Stemma di Stato SMOM

Il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, comunemente abbreviato in Sovrano Militare Ordine di Malta o anche semplicemente in Ordine di Malta, in sigla SMOM, ma noto pure come Ordine Gerosolimitano, è un ordine religioso dipendente dalla Santa Sede, riconosciuto da una parte della dottrina, seguita dalla giurisprudenza italiana e da gran parte della comunità internazionale, come soggetto di diritto internazionale, pur essendo ormai privo del requisito della territorialità.
Dal 1834 l’Ordine ha sede a Roma in via Condotti, presso piazza di Spagna; è presente in oltre 120 paesi con iniziative a carattere benefico ed assistenziale. Qualificandosi come ente sovrano la sua sede, il Palazzo Magistrale e la Villa di Santa Maria del Priorato sull’Aventino, godono dello status di extraterritorialità. Sempre in virtù di tale condizione ampiamente riconosciuta dalla comunità internazionale, lo SMOM detiene un seggio come Osservatore presso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite (ONU) dal 1994.

Il suo motto è Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (traduzione dal latino: Difesa della fede e aiuto ai poveri). L’Ordine batte una sua moneta numismatica, lo scudo maltese, emette propri francobolli, immatricola veicoli con targa SMOM, e celebra la sua festività nazionale il 24 giugno.

Dallo SMOM dipendono 6 Gran Priorati e 48 Associazioni nazionali che riuniscono i cavalieri e le dame a seconda del loro paese di residenza. In Italia sono tre i Gran Priorati: Lombardia e Venezia, Roma, Napoli e Sicilia.

L’Ordine di Malta è il principale successore dell’antico ordine dei Cavalieri Ospitalieri, fondato nel 1050 e reso sovrano il 15 febbraio 1113, l’unico di fede cattolica e riconosciuto dalla Santa Sede. Sono numerose le iniziative imitatrici dell’Ordine di Malta nel mondo, anche per questo, insieme al Venerabile Ordine di San Giovanni nel Regno Britannico (il nome completo dell’Ordine è Gran Priorato nel Regno Britannico del Venerabile Ordine di San Giovanni di Gerusalemme), all’Ordine Evangelico di San Giovanni (o Johanniterorden) derivante dall’antico Baliaggio di Brandeburgo, e ai due Ordini Giovanniti (distaccatisi dall’Ordine tedesco) di Svezia e dei Paesi Bassi hanno formato l’Alleanza dei Cavalieri ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme.

Il sito Internet istituzionale dell’Ordine di Malta

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Scheda di approfondimento
I membri del Sovrano Ordine Militare di Malta



I MEMBRI
I membri devono avere una condotta esemplare seguendo gli insegnamenti e i precetti della Chiesa cattolica e devono dedicarsi alle attività di assistenza dell’Ordine.
Essi possono essere considerati:
– in funzione della loro storia familiare (e dunque appartenenti a quattro diverse “categorie“)
– in funzione dell’impegno assunto nei confronti dell’Ordine (e dunque appartenenti a tre diversi ceti)

LE “CATEGORIE”
Sono quattro le “categorie” cui possono appartenere i membri dell’Ordine:
Cavalieri e Dame di Onore e Devozione
Per essere ammessi tra i Cavalieri di Onore e Devozione, occorrono:
– 4/4 di nobiltà per 200 anni, oppure:
– 250 anni di nobiltà per la linea paterna oltre a 200 anni degli altri 2/4 oltre alla sanatoria per 1 ava, oppure:
– 300 anni di nobiltà per la linea paterna oltre a 200 anni degli altri 2/4 oltre alla sanatoria per 1 ava, oppure:
– 350 anni di nobiltà per la linea paterna oltre a 200 anni di 1 altro quarto oppure:
– 450 anni di nobiltà per la linea paterna
Cavalieri e Dame di Grazia e Devozione
Per essere ammessi tra i Cavalieri di Onore e Devozione, occorrono:
– 200 anni di nobiltà della linea paterna oltre ad avere madre nobile o di dignitosa posizione sociale da almeno 3 generazioni, oppure:
– più di 100 anni della linea paterna oltre a 100 anni del quarto materno
Cavalieri e Dame di Grazia Magistrale
Riservata ai membri con una una nobiltà più recente rispetto ai precedenti, oppure non nobili
Donati
Membri non nobili, ma con benemerenze verso l’Ordine

I CETI
Secondo la Carta Costituzionale, i membri dell’Ordine di Malta vengono divisi in tre ceti:
Primo ceto – Professi
Gli appartenenti al primo ceto devono emettere la Professione dei Voti di povertà, di castità e d’obbedienza, con lo scopo di perseguire la perfezione evangelica. Sono religiosi a tutti gli effetti, secondo i dettati del Diritto canonico. Non sono obbligati alla vita in comune e si dividono in due tipologia:
– Cavalieri di Giustizia (con i requisiti dei Cavalieri di Onore e Devozione), ovvero Professi
– Cappellani Conventuali Professi
Secondo ceto – in Obbedienza
I membri appartenenti al secondo ceto, in virtù della Promessa di obbedienza, si obbligano a vivere secondo i principi cristiani e secondo quelli relativi allo spirito dell’Ordine. Sono suddivisi in tre categorie:
– Cavalieri e Dame di Onore e Devozione in Obbedienza
– Cavalieri e Dame di Grazia e Devozione in Obbedienza
– Cavalieri e Dame di Grazia Magistrale in Obbedienza
Terzo ceto – di Devozione
Il terzo ceto è costituito dai membri che non emettono Voti religiosi, né Promessa, ma vivono secondo i principi della Chiesa e dell’Ordine. Sono suddivisi in sei categorie:
– Cavalieri e Dame di Onore e Devozione
– Cavalieri e Dame di Grazia e Devozione
– Cavalieri e Dame di Grazia Magistrale
– Donati e Donate di Devozione
– Cappellani Conventuali “ad honorem”
– Cappellani Magistrali
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Scheda di approfondimento
Gli ordini cavallereschi in Italia

Ordini Cavallereschi

Il conferimento e l’uso di titoli e decorazioni cavalleresche in Italia è disciplinato dagli articoli 7 e 8 della legge n. 178 del 3 marzo 1951, i quali in sintesi stabiliscono che in Italia sono LIBERAMENTE UTILIZZABILI i titoli e le decorazioni:

1) degli ordini cavallereschi nazionali (Ordine Militare d’Italia, Ordine della “Stella d’Italia”, Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”, Ordine Cavalleresco “Al Merito del lavoro”, Ordine di Vittorio Veneto)
2) degli ordini cavallereschi della Santa Sede (Ordine dello Speron d’Oro, Ordine Piano, Ordine di San Gregorio Magno e Ordine di San Silvestro Papa), e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro
3) del Sovrano Militare Ordine di Malta

Sono invece SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE da parte del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per gli affari esteri, le decorazioni ed i titoli degli “Ordini non nazionali o di Stati esteri”.
Circa l’interpretazioni di quali possano essere considerati “ordini non nazionali“, molto si è discusso, e la dottrina attuale ha portato ad identificarli negli ordini cavallereschi dinastici.
Un elenco degli Ordini non nazionali o di Stati esteri le cui decorazioni almeno in alcuni casi siano state sino ad oggi autorizzate, è stato stilato dall’Ministero dell’Interno.

Gli articoli di legge anzidetti vietano il conferimento di onorificenze, decorazioni e distinzioni cavalleresche, con qualsiasi forma e denominazione, da parte di enti, associazioni o privati, e specificano che le relative sanzioni sono applicabili anche quando tali conferimenti siano avvenuti all’estero.

Doverosamente va evidenziato come vi siano anche ordini cavallereschi del tutto legittimi, le cui decorazioni però lo stato italiano non ha ancora avuto occasione di autorizzare, oppure vi siano ordini cavallereschi di cui le decorazioni in Italia non vengono autorizzate, per ragioni di opportunità politica (come l’Ordine supremo della Santissima Annunziata, o l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro). Assume dunque particolare rilevanza l’elenco degli ordini cavallereschi valutati legittimi dall’ICOC (Commissione Internazionale permanente per lo studio degli Ordini Cavallereschi – International Commission for Orders of Chivalry), istituzione internazionale privata, che ha redatto un apposito Registro.
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Articoli correlati: L’Ordine Costantiniano raccontato da Scandola

copertina
La copertina di Abiti, Uniformi e Decorazioni dell’Ordine di Malta curato da Luciano Valentini di Laviano
25 Novembre 2022
Redazione

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