Un corso ed un master per il Turismo delle Radici

Due iniziative distinte ma entrambe “sotto il cappello” dell’Università della Calabria, portano il Turismo delle radici sui banchi di scuola per formare i futuri operatori del settore che il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) sta cercando di promuovere con determinazione.

CORSO DI FORMAZIONE SUL TURISMO DELLE RADICI

Per quanto riguarda il corso, esso è promosso da Sdi Confcommercio in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche dell’Unical.

Il corso si rivolge agli operatori del settore turistico, in particolare alle seguenti figure professionali: tour operator, agenzie di viaggi, guide ed accompagnatori turistici, strutture ricettive, fornitori di servizi di accoglienza, transfer, amministratori, associazioni, ristoratori e pubblici esercizi, operatori pubblici.

Il corso, dal taglio pratico ed operativo, si prefigge di fornire conoscenze e competenze sul fenomeno del turismo delle radici, strumenti adeguati e strategie efficaci per poter attirare questo specifico segmento di mercato e soddisfare al meglio le sue esigenze ed attese in termini di servizi offerti.

Le lezioni si terranno in FAD sincrona. Complessivamente il corso avrà una durata di 50 ore (2 mesi) suddivise in 2 lezioni settimanali.

Ai corsisti verrà consegnato tutto il materiale di supporto e sarà inoltre possibile interagire durante il corso con assistenza da remoto post-lezioni.

Docenti del corso sono: Sonia Ferrari, Professore associato di Marketing del Turismo e di Marketing Territoriale presso l’Università della Calabria e Tiziana Nicotera, Cultore della materia in marketing del Turismo e Marketing Territoriale presso l’Unical. Autrici del “Primo Rapporto sul Turismo delle Radici in Italia” edito da Egea tradotto anche come e-book in lingua inglese e spagnola.

Possono accedere al corso tutti coloro che siano in possesso del Diploma scuola secondaria di secondo grado.

Attestato di frequenza e profitto al termine del superamento della valutazione finale consistente in una prova scritta e un colloquio orale.

Per maggiori informazioni e per prenotarsi al corso manda una email a sdi@sdiconfcommercio.it oppure chiama allo 098477181.

MASTER DI I LIVELLO DI ESPERTO IN ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL TURISMO DELLE RADICI

E’ invece alla seconda edizione il master di I livello  “Esperto in organizzazione e gestione del turismo delle radici”, promosso sempre dall’Università della Calabria, che vede sempre la collaborazione con Confesercenti Calabria, ma anche con la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), Confartigianato Turismo Catanzaro, UNINDUSTRIA sezione Turismo Calabria, e diversi altri enti e amministrazioni comunali del territorio.

Il master si pone come obiettivo quello di formare una figura professionale capace di partecipare alla pianificazione ed organizzazione di un’offerta turistica rivolta a tale tipologia di viaggiatori, ossia ai viaggiatori delle radici. Più precisamente, gli obiettivi formativi sono quelli di: raggiungere un’approfondita conoscenza della tematica “turismo delle radici” facendo riferimento ai casi studio nazionali ed internazionali; approfondire lo studio della storia delle fasi e delle dinamiche della emigrazione italiana nell’ultimo secolo, ed alla conoscenza dei territori e dei luoghi legati alla storia dell’emigrazione italiana; conoscere la distribuzione geografia attuale delle comunità italiane all’estero e sul territorio nazionale; organizzare e gestire servizi per la ricostruzione familiare della storia e della origine italiana; comunicare adeguatamente attraverso i canali multimediali l’offerta turistica; riconoscere e valorizzare i più rilevanti attrattori “turistici” per gli italiani all’estero; conoscere adeguatamente le specificità del turismo e del turista delle radici, il ruolo rilevante nella sua diffusione attraverso il turismo residenziale, le differenze fra il turista delle radici e le altre tipologie di turisti.

Possono presentare domanda di ammissione al Master coloro che, alla data di scadenza della presentazione della domanda, siano in possesso di uno tra i seguenti titoli: – laurea conseguita ai sensi dei D.M. 509/99 e/o 270/2004; – diploma universitario di durata almeno triennale; – diploma di laurea conseguito secondo gli ordinamenti antecedenti al D.M. 509/99; – titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo dal Consiglio Scientifico del Master ai fini dell’iscrizione al Corso medesimo.

Il piano didattico prevede moduli dedicati su: Da emigrati a turisti; Il turismo delle radici; Nuovi turismi e nuovi turisti; Realizzare itinerari e viaggi delle radici; Cassetta degli attrezzi per il turismo delle radici; Risorse culturali e turismo delle radici.

Docenti dei corsi i proff. Tullio Romita, Antonella Perri, Giovanni Tocci, Pietro Iacquinta, Elena Cristiano, Antonio La Marca.

Il piano di studi del Master prevede 1500 ore di attività formativa, che consentono l’acquisizione di 60 CFU, e si svolgerà dal 27 gennaio al 27 dicembre 2023. Per consultare il bando di iscrizione: https://www.unical.it/storage/higher-edu-training/53/


IL COMMENTO

Spiace rilevare anche in queste due proposte la sostanziale assenza o nella migliore delle ipotesi la completa marginalizzazione della ricerca genealogica, che pure rappresenta proprio l’origine di questo grande movimento attorno a questa particolare forma di turismo, che però non a caso ha abbandonato l’originaria denominazione di “Turismo genealogico”, come sino a pochissimo tempo fa veniva indicato, per adottare la nuova di “Turismo delle radici”, con l’esplicita intenzione di ampliare le opportunità economico-commerciali che il movimento turistico legato a tale ambito può sviluppare.
C’è però da domandarsi quanto sia oculato abbandonare proprio la “radice” da cui nasce il “Turismo delle radici”, non foss’altro che per gli stessi risvolti economici che esso può comportare, infatti lo svolgimento diretto di una ricerca genealogica può implicare soggiorni in molteplici località e per tempi ben più lunghi che non una generica visita ai “luoghi delle origini” la cui identificazione resta oltretutto aleatoria e spesso molto approssimativa, e per questo meno pregnante, coinvolgente e motivante a trasferte tal volta fisicamente impegnative e a spese significative.
L’impressione è che la cupidigia spinga verso una “strada più breve”, la cui destinazione però potrebbe rivelarsi meno soddisfacente delle aspettative (e degli investimenti) creati, con conseguente danno per tutti.
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