“La Città del Leone” una mostra dai risvolti araldici a Brescia

Venerdì 28 ottobre, si terrà la presentazione della mostra “La Città del Leone. Brescia nell’età dei comuni e delle signorie”, curata dallo storico ed araldista Matteo Ferrari, che proprio per questo riserva un adeguato spazio agli aspetti araldici del tema presentato.

L’iniziativa prende le mosse dal fatto che è tra il XII e il XV secolo, epoca segnata dalla comparsa dei Comuni e in seguito delle Signorie, che Brescia muta radicalmente il proprio volto per prendere la forma che ancora oggi la caratterizza. Le magistrature comunali e i signori che affermano il proprio dominio sulla città e sul suo territorio, oltre che all’origine di vasti interventi urbanistici e di grandi cantieri architettonici che ne ridefiniscono la struttura e l’aspetto, intervengono anche nella creazione tanto di nuovi strumenti di governo quanto delle immagini, dei simboli e dei rituali attraverso i quali si esprime tuttora l’identità civica.

In quest’epoca nasce infatti lo stemma comunale col leone rampante, che Carducci renderà poi celebre associandolo all’eroismo della città martire delle Dieci giornate, e si sviluppano i culti civici dei patroni Faustino e Giovita e delle Sante Croci, che ritmano il calendario delle festività cittadine, allora come oggi coinvolgendo tanto la popolazione quanto l’amministrazione comunale.

La mostra offrirà l’occasione per affrontare lo studio, finalmente in modo organico e approfondito, delle istituzioni civiche bresciane, degli uomini che ne diressero l’azione, delle forme di governo e degli strumenti di comunicazione, ma soprattutto per diffondere i risultati di queste ricerche presso un largo pubblico che, ad oggi, manca di una guida chiara, aggiornata e solidamente documentata per conoscere questa ricca pagina della storia locale. Per raggiungere questo obiettivo, i saggi in catalogo e le schede illustrative delle opere esposte saranno affidati a studiosi attivi non soltanto nel contesto locale, il cui approccio interdisciplinare è considerato come garanzia di una lettura dei reperti in un’ottica sovralocale.

La mostra prenderà in esame un arco cronologico compreso tra la seconda metà del XII secolo, epoca nella quale compaiono le prime tracce delle istituzioni civiche comunali, e il 1426, anno della dedizione di Brescia alla Repubblica di Venezia.

L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 29 Ottobre 2022 al 29 Gennaio 2023, presso il Museo di Santa Giulia in via Musei 55 a Brescia

L’evento però sarà presentato al pubblico venerdì 28 ottobre con un talk ad ingresso libero, fino a esaurimento posti, alle ore 17.15 presso la white room di Santa Giulia, alla presenza di Matteo Ferrari, curatore della mostra e con la partecipazione dei rappresentati del Comitato Scientifico: Vittoria Camelliti, Vincenzo Gheroldi, Pierfabio Panazza, Fabrizio Pagnoni. Alle 18.30 invece è previsto il taglio del nastro alla presenza di Emilio Del Bono, Sindaco Comune di Brescia e Francesca Bazoli, Presidente di Fondazione Brescia Musei, a seguire, la mostra sarà aperta gratuitamente alla cittadinanza fino alle ore 22:00 (ultimo ingresso ore 21.15).

Per gli altri giorni il servizio di prenotazione risponde tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 allo 030 2977833 / 834 oppure alla mail cup@bresciamusei.com

La presentazione ufficiale di “La Città del Leone. Brescia nell’età dei comuni e delle signorie


Scheda biografica
Matteo Ferrari

ferrari

Matteo Ferrari è nato a Brescia nel 1980, dove frequenta il liceo classico Arnaldo da Brescia, per poi conseguire a Parma la Laurea magistrale in Conservazione dei Beni culturali e il dottorato in Storia dell’Arte alla Scuola Normale di Pisa, e concludere il suo percorso universitario in Francia Post-doctorat à l’Université de Poitiers (laboratoire CESCM).

Collaboratore scientifico di PraME-PaTHs – Università di Namur in Belgio, membro del consiglio scientifico della rivista Armas e Troféus. Revista de história, heráldica, genealogia e arte (Instituto Português de Heráldica, Lisbona), membro del consiglio scientifico della rivista Civiltà bresciana (Fondazione Civiltà Bresciana, Brescia), membro associato dell’Accademia Internazionale di Araldica.

Ha al suo la partecipazione a numerosi seminari e la pubblicazione di versi studi e volumi, spesso di contenuto araldico, fra i quali si ricordano (con Marco Foppoli) Il bianco scaglione. Lo stemma del Comune di Ghedi nell’araldica civica lombarda delle origini, Ghedi (Bs) 2009; L’arme segreta. Araldica e storia dell’arte nel Medioevo (secoli XIII-XV), introd. A. Savorelli, Firenze, Le Lettere, 2015; Héraldique et « mise en signes » de l’espace urbain dans le Poitou au Moyen Âge, in L. Hablot, T. Hiltmann (dir.), Heraldry in the Medieval City : the case of Italy in the European context, actes du colloque (Rome, 5-7 mai 2015); France et Castille. Les décors héraldiques de l’« Hôtellerie » de l’abbaye de Nanteuil-en-Valée (Charente), in T. Hiltmann, M. Metelo de Seixas (dir.), Heraldry in Medieval and Early Modern State-Rooms, actes du colloque (Münster, 16-18 mars 2016).
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Libri a contenuto araldico
26 Ottobre 2022
Redazione

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