Lo stemma di monsignor Marangoni

E’ stato presentato nei giorni scorsi lo stemma di monsignor Renato Marangoni, nuovo vescovo della diocesi di Belluno Feltre, realizzato da Renato Poletti.

La blasonatura ufficiale della nuova insegna recita: “D’oro calzato ritondato di rosso, al libro aperto rilegato dello stesso; nel 1° a un monte all’italiana di sei cime d’argento, movente dalla punta e nel 3° alla brocca dell’ultimo posta in sbarra, versante tre gocce d’azzurro”.

Lo stemma di monsignor Marangoni

Il sito della diocesi di riferimento riporta inoltre ulteriori dettagli relativi alla nuova arma e alle motivazioni sottese alle singole scelte operate, iniziando con l’indicazione del motto (“Va’ dai miei fratelli” (Gv 20,17)), parole scelte dal Vescovo Renato che si riferiscono all’incontro del Risorto con Maria di Màgdala e, particolarmente, all’esortazione di Gesù affinché la donna si rechi subito dai discepoli per annunciare che egli – “primogenito di una moltitudine di fratelli” (cfr. Rm 8,29) – ha compiuto la missione affidatagli dal Padre. Per questo egli dice a Maria: «Salgo al Padre mio e Padre vostro» (Gv 20,17b). Con la Pasqua di Gesù si attua la salvezza: che tutti siano “innalzati” a Dio.
L’attenzione è sul Risorto: egli si fa incontro a Maria di Màgdala che sta cercando il “corpo di Gesù”, la chiama per nome e si fa da lei riconoscere.
Questa stessa esperienza di incontro con lui è all’origine ed è l’oggetto dell’invio che Maria di Màgdala accoglie e porta al gruppo dei discepoli ancora “bloccati” ed esitanti a motivo del loro non comprendere. I discepoli accolgono da lei l’annuncio che Gesù è risuscitato ed è salito al Padre.
Nelle parole dette dal Maestro a Maria di Màgdala e nella sua esperienza di incontro con lui vi è l’oggi della Chiesa, il suo essere inviata a portare il vangelo della risurrezione. Gesù risorto chiama “suoi fratelli” i discepoli: è il nuovo legame pasquale a cui siamo invitati perennemente, aperto a tutti; è l’impegno quotidiano di ogni comunità di discepoli di Gesù. Nella Prima Lettera di Giovanni è attestato: “La nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo” (1Gv 1,3).

Interpretazione

Il Vangelo che appare nel capo dello scudo rappresenta, appunto, l’annuncio pasquale richiamato dalle parole del motto.
La partizione curvilinea dello scudo vuole essere un riferimento al santo patrono di Belluno (e della diocesi) san Martino; infatti, essa ricorda i due lembi del mantello che il Santo, secondo la tradizione, tagliò in due per donarne una metà al viandante infreddolito, incontrato sulla via. Il Vangelo è svelato e si attua in ogni gesto di amore.
Il rosso, colore della carità, è anche richiamo al sangue dei martiri Vittore e Corona, santi patroni di Feltre e della diocesi assieme a san Martino.
Le montagne, qui rappresentate in foggia araldica, sono un palese riferimento innanzitutto al Monte Grappa, terra d’origine del Vescovo, nato a Crespano del Grappa; da questo monte egli ha sempre ammirato lo scenario delle Prealpi feltrine e delle Dolomiti, anche queste richiamate dal simbolo delle montagne. Nel Massiccio del Grappa è riconosciuto il punto di incontro geografico delle due Chiese sorelle: il versante nord è in diocesi di Belluno-Feltre e il versante sud è in diocesi di Padova.
Il simbolo delle montagne appare anche nello stemma del Vescovo emerito, Mons. Andrich, che lo adottò, prendendolo a sua volta dallo stemma di Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I; compare inoltre nello stemma del Vescovo Girolamo Bortignon che ordinò diacono il Vescovo Renato e che fu predecessore a Belluno-Feltre.
L’acqua della brocca di San Prosdocimo, Patrono di Padova, ne richiama l’azione battesimale che sia Padova sia Feltre e Belluno riconoscono all’inizio della loro storia di fede; inoltre costituisce richiamo geografico al Piave che attraversa la diocesi di Belluno-Feltre.
Anche in queste due rappresentazioni – le montagne e la brocca del battesimo – oltre a quella della carità, vi è un richiamo all’universalità del Vangelo, veicolato dal creato e attuato nella vita ecclesiale.

Visita il sito della diocesi di Belluno-Feltre

Articoli correlati: Lo stemma del nuovo vescovo di Padova

.

Monsignor Renato Marangoni

22 Febbraio 2017
Giovanni Moneta

Cerca negli articoli

Questo servizio è offerto dal Centro Studi Araldici.
Questo servizio è offerto dal Centro Studi Araldici.
Come funziona la ricerca?

Siti Collegati

  • Banner del sito di Stemmario Italiano.
  • Banner del sito del Centro Studi Araldici.
  • Banner del sito del Araldica On Line.
  • Banner del sito Creare Stemmi
  • Banner del sito Araldica TV