Vittorio Veneto regolarizza la propria posizione araldica

Giornata storica quella dello scorso 22 novembre per il comune di Vittorio Veneto, che a 150anni dalla sua creazione, regolarizza la sua posizione araldica nei confronti dello Stato, grazie anche all’intervento di Michele Fiaschi e Rosaria De Biasio.

Alla cerimonia ufficiale sono intervenuti per l’Ufficio Araldico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il Cons. Gerardo Capozza capo ufficio, Ilva Sapora già capo ufficio e Gr.Uff. Dott. Francesco Galetta.

Video La Tenda TV: La cerimonia ufficiale di Vittorio Veneto

Di seguito estrapoliamo il testo dell’intervento dell’assessore Barbara De Nardi, che ha illustrato il lavoro svolto:

In occasione dell’avvicinarsi del 150 esimo della nostra Città l’Amministrazione ha intrapreso un percorso di approfondimento sugli emblemi araldici di Vittorio Veneto, alla luce anche di quanto già emerso nel corso delle precedenti amministrazioni, e cioè che il motto in uso a Vittorio Veneto non era mai stato concesso ufficialmente, così come pure il gonfalone.
Negli anni sono state molteplici e diverse le versioni utilizzate ed introdotte dello stemma dell’Ente e dei suoi ornamenti, sia nelle versioni a stampa, sia per quanto riguarda l’inserimento nei diversi esemplari del gonfalone che si sono via via succeduti, sia per le fasce, sia per il motto, a volte adottato a volte no.
Grazie all’impegno dell’Ass. Miatto e ad uno studio commissionato ad una ditta esterna, qualche anno fa erano stati riscoperti i colori originali dello stemma, molto più chiari di quanto la prassi recente avesse portato a imprimere nell’immagine in uso.
Da allora venne fatto un primo passo verso l’uniformità dell’uso dello stemma, imponendone un’unica versione in tutti i materiali a stampa.
Del resto anche la stessa Corona rappresentata nel nostro Stemma non era più conforme alla legge vigente già in base al il Regio Decreto n.652 del 7 giugno 1943 art.96  e successivo DPCM 28 gennaio 2011 art. 5 lettera a e, nella pratica, l’ultima versione del gonfalone l’aveva superata adottando gli ornamenti corretti in base alla normativa sopravvenuta alla concessione del 1872.
Pertanto, da subito, abbiamo creduto che fosse necessario porre rimedio a questa molteplicità di interpretazioni grafiche dello stemma e alla carenza di formalizzazione del motto,  ponendo al di sotto dello scudo della nostra Città il motto “VICTORIA NOBIS VITA”, secondo le regole araldiche, fino a farlo divenire parte integrante dello stemma secondo la normativa vigente in materia.
Il glorioso motto che, come abbiamo sentito, già fu del Duca d’Aosta, comandante dell’Invitta III Armata e venne introdotto nel patrimonio storico e ideale cittadino da Giacomo Camillo De Carlo, a perenne ricordo dell’epopea che impresse in eterno il nome della nostra Città nelle pagine più intense della storia del nostro Paese.
Abbiamo, quindi, ritenuto necessario ed opportuno intraprendere il percorso d’istanza di concessione dello stemma, per includere il predetto motto, nonché per ottenere contestualmente la concessione ufficiale del Gonfalone e della Bandiera, con i requisiti conformi ai dettati araldici, pur nel rispetto della storicità dello scudo che è rimasto invariato.
Intrapreso fin da subito un dialogo con l’Ufficio Araldico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e approvata la relativa delibera dal parte del Consiglio Comunale nel gennaio scorso, sono stati realizzati i bozzetti ufficiali da poter allegare alle due istanze ufficiali (una rivolta al Presidente della Repubblica e l’altra al Presidente del Consiglio dei Ministri) che ho avuto l’onore e il privilegio di poter presentare personalmente nello scorso luglio presso l’ufficio araldico dal Gr. Uff. Dott. Galetta.
Da qui è scaturito un percorso che vede la propria coronazione nella giornata odierna con la consegna dei decreti.
Auguro a tutti ed a ciascuno di noi che i conseguiti emblemi siano un simbolo di interessi e ideali condivisi e continuino a testimoniare nel tempo l’amore nostro e dei nostri padri verso la nostra amata Vittorio.
Un ringraziamento particolare, comunque, va Michele Fiaschi e Rosaria De Biasio per aver reso possibile, con la loro collaborazione così generosamente prestata, questo momento.

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saponara ilva

Foto Ministero degli Inerni: Ilva Saponara già capo ufficio del cerimoniale di Stato e per le onorificenze della Presidenza del consiglio dei ministri

 

24 Novembre 2016
Redazione

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