Mostra templare ad Altamura

L’Araldica è una disciplina che affascina gli occhi e gratifica lo spirito per la simbologia e i colori che caratterizzano i segni. Codice e linguaggio accessibili solo a pochi, ma una volta decodificati, si resta affascinati.
Un tuffo nel passato alla scoperta di una temperie che abbraccia un periodo storico dal XIV a XIX secolo, in cui molte Famiglie nobili governarono la comunità locale. “Clan” potenti che influenzarono lo sviluppo e il progresso del territorio.

Il giornalista e scrittore Giovanni Mercadante, visitando numerosi palazzi nobiliari negli anni ’80, grazie alla disponibilità degli attuali discendenti e proprietari (Viti, Melodia, Sabini, Filo, Castelli, Persio, Corradi-Scalcione, De Notaris, Martucci, Cagnazzi, Serena) ha potuto dimostrare la conservazione e le testimonianze del loro passato: stemmi sui portali e stemmi all’interno, oltre ad affreschi dove per fortuna sono rimaste delle tracce.

Ma un altro tassello importante, scoperto dallo stesso autore, e ignorato da tutti gli scrittori che si sono interessati della storia di Altamura, è la presenza costante della Croce dei Templari: una stella a 8 punte, detta comunemente anche a coda di rondine, divenuta poi l’emblema dei Cavalieri di Malta. Questo simbolo araldico è oggi un punto focale nella storia locale, poiché è presente in molte masserie, palazzi antichi e chiese (S. Agostino, S. Teresa, S. Biagio, Monastero S. Croce) e soprattutto nella chiesa di Madonna della Croce la cui edificazione è del 1296, data attestata dall’iscrizione in caratteri medievali riportata nel riquadro dell’immagine collocata sull’altare maggiore. Quindi quasi coeva con la costruzione della cattedrale. Un particolare che merita tutta l’attenzione della comunità altamurana per appropriarsi di un altro pezzo di storia.

Grande impulso all’ascrizione all’Ordine dei Cavalieri di Malta è senz’altro da attribuire alla figura del nobile Giovanni Filo che nel 1436, accolto in detto Ordine, divenne referente locale per molte Famiglie che aspiravano a fregiarsi del titolo di Cavaliere dimostrando i propri quarti di nobiltà.

Tutto questo e molte altre notizie storiche, insieme alla descrizione dei palazzi, delle masserie, delle cappelle private, di alberi genealogici e molto altro ancora sono stati visibili sino allo scorso 28 aprile nella mostra personale nell’atrio del B&B Malandrì, e sono riportati nelle pubblicazioni di Giovanni Mercadante:
1ALTAMURA, LA REGINA DELLA MURGIA/1987
2.ALTAMURA NOBILISSIMA/1998
3.ALTAMURA, IL CODICE SEGRETO DELLA NOBILTA’ E IL MISTERO DEI
CAVALIERI DI MALTA/2010
4. GRAVINA NOBILISSIMA/2012

Leggi anche: Letti per voi: Gravina nobilissima

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Giovanni Mercadante

Giovanni Mercadante

10 Maggio 2014
Raffaele Coppola

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