Le porcellane araldiche dei Savoia tornano a Torino
Donato nel 1725 da Augusto il Forte, re di Polonia ed elettore di Sassonia, a Vittorio Amedeo II, da poco re di Sardegna, il servizio, da tè e cioccolata, è personalizzato in ogni suo pezzo dallo stemma sabaudo con le insegne dell’Ordine dell’Annunziata; messo all’asta da un anonimo “membro della reale Casa Savoia” (così indica la descrizione a catalogo, sebbene gli osservatori ritengano possa trattarsi di Simeone di Bulgaria, figlio di Giovanna di Savoia e nipote di Vittorio Emanuele III, che starebbe cercando fondi per proseguire la sua avventura politica nel paese magiaro), Palazzo Madama ha dovuto sborsare 210mila sterline (262.500 con le spese aggiuntive, specifica il quotidiano Repubblica) per aggiudicarsi il servizio e riportarlo a Torino, dove si spera potrà presto essere ammirato anche dal pubblico.
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