L’agnello pasquale e il richiamo ai santi Giovanni Battista ed Evangelista sono stati scelti da mons. Giovanni Nerbini, vescovo eletto di Prato, per il suo stemma episcopale, pubblicato sul sito web della diocesi.

Lo stemma è stato realizzato dal grafico araldista Giuseppe Quattrociocchi, in collaborazione con il professor Fabio Falusi, e dal sacerdote fiorentino don Simone Pifizzi.

L’agnello è stato scelto perché simboleggia l’innocenza, i due santi per il riferimento al nome del vescovo: Giovanni Battista e Giovanni evangelista. <È simbolo di innocenza – ha spiegato don Pifizzi, autore dell’esegesi dello stemma – e rappresenta l’Agnello dell’Apocalisse che apre i sigilli del libro, indica Gesù che rivela la volontà del Padre e quello che il Padre ha rivelato al Figlio e il Figlio lo ha fatto conoscere agli apostoli>. Non ultimo, l’agnello indica l’arte della lana ed è un chiaro riferimento alla vocazione tessile di Prato, conosciuta come città laniera. Il colore rosso dello sfondo è lo smalto – che per eccellenza – in araldica indica la virtù della carità.

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Lo stemma di monsignor Giovanni Nerbini