Nuovo stemma per il comune di Campobello

Il comune di Campobello, in provincia di Agrigento, ha avviato l’iter per l’adozione di nuovo stemma e di un nuovo gonfalone comunale. Lo stemma precedente raffigurava un leone rampante su fondo azzurro, sormontato dalla scritta “Viro costante e corona”. Il nuovo stemma, invece, propone una composizione paesaggistica.

L’operazione è presentata da un comunicato ufficiale dell’ente che di seguito riportiamo integralmente:

Comunicato Stampa n. 163 del 04/09/2018

Il Comune di Campobello di Mazara avrà un nuovo stemma e un nuovo gonfalone.

L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Castiglione ha infatti avviato l’iter per l’adozione dei nuovi simboli istituzionali, considerato che il logo sinora utilizzato, raffigurante un “leone rampante su fondo azzurro” appartenente alla famiglia nobiliare dei Barresi, non è conforme all’araldica civica degli stemmi italiani, non avendo mai il Comune perfezionato la procedura per l’ottenimento della concessione presidenziale prevista dal Regio Decreto n°652 del 194 e trattandosi, tra l’altro, di uno stemma prettamente nobiliare, quindi non ufficialmente adottabile da un ente pubblico.

È stato, dunque, proprio il sindaco Castiglione che, per la prima volta, ha voluto intraprendere il giusto percorso formale per la ridefinizione dello stemma e del gonfalone della città sulla base di una nuova soluzione progettuale che meglio identifica i legami del Comune di Campobello con la propria storia e con il proprio territorio, attivando di conseguenza il relativo iter procedurale.

Dopo un lungo e approfondito percorso di documentazione storica che ha visto anche il coinvolgimento del parroco don Pietro Pisciotta e del dott. Vito Puccio, il nuovo stemma è stato elaborato dall’arch. Valentina Accardo, assessore comunale all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici. Dal punto di vista formale, la proposta è stata poi redatta dal segretario Generale e approvata in primis dalla Giunta comunale (con deliberazione n.71 del 10/04/2018) e successivamente anche dal Consiglio comunale, nella seduta del 24 agosto scorso.

Il nuovo stemma sintetizza tutte le caratteristiche storico/araldiche peculiari del Comune di Campobello di Mazara, risultando quindi di forte impatto comunicativo e rispettando i requisiti di congruità, correttezza araldica e di omogeneità dei criteri e della simbologia utilizzati in tutto il territorio nazionale.

Gli elementi convenzionali raffigurati nel nuovo simbolo istituzionale del Comune di Campobello sono:

La corona muraria, posta in alto, utilizzata nell’araldica civica italiana per simboleggiare la corona del Comune;

L’intreccio di rami d’ulivo e quercia, simbolo di pace e forza;

Lo scudo sannitico moderno, sotto il quale è riportata la scritta “Cave di Cusa” in lettere d’oro;

Al suo interno lo scudo risulta invece suddiviso in tre parti. Nella parte inferiore sono raffigurate le Cave di Cusa, in primo piano una sagoma umana posta accanto ai rocchi di colonna ne sottolinea le proporzioni, celebrando la maestosità dell’opera umana.

Sul lato destro è invece rappresentato un albero di ulivo che caratterizza il paesaggio agricolo dell’intero territorio oltre che l’attività prevalente su cui si basa l’economia del paese.

In alto a sinistra lo stemma inquadra inoltre altre due peculiarità di Campobello: la Torre Saracena in pietra tufacea e il Faro di Torretta Granitola, collegati da un’ampia linea di costa.

Infine, in alto a destra è stato raffigurato il leone rampante di colore giallo oro su fondo rosso, figura quest’ultima rappresentata nello stemma del fondatore della città secentesca per ricordare l’evento e per denotare la fortezza che ha caratterizzato nel corso del tempo la tempra degli abitanti di Campobello.

Subito dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale, tutta la documentazione è stata inviata all’ufficio Araldica dello Stato che avrà il compito di valutare la conformità e la validità dello stemma proposto dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Castiglione.

Come spesso accade in questi casi è difficile scegliere se rallegrarsi per l’interesse che le amministrazioni locali mostrano verso l’araldica, o rattristarsi (se non adirarsi) per l’involontario scempio che della materia si fa.

E pensare che vi sono numerosi esperti ed enti che si occupano di araldica disposti ad offrire la propria consulenza gratuitamente, per aiutare – parafrasando il compianto cardinale Cordero Lanza di Montezemolo – coloro che vogliono costruire uno stemma a farlo in maniera corretta, oppure a non farlo.

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La bozza del nuovo stemma del Comune di Campobello

Immagine d’apertura: alcuni discutibili stemmi civici adottati in Canton Ticino

26 Ottobre 2018
Redazione

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