Alberi genealogici e identificazione di migranti
Dopo gli omicidi, l’identificazione dei migranti. Stesso metodo, finalità diversa. Come negli Usa, quando necessario, gli agenti di polizia utilizzano i siti di genealogia per andare sulle tracce di un assassino, in Canada la polizia di frontiera fa la stessa cosa, ma per identificare i migranti. Si ricorre ai database di genealogia, precisano gli agenti, “solo quando non sono percorribili altre strade”.
Il sito www.tio.ch riporta che il portavoce della Canada Border Services Agency (CBSA), Jayden Robertson, ha spiegato alla BBC che “prima di immettere i dati personali di una persona su un sito per la ricerca del DNA chiediamo il consenso”. Ma diversi avvocati che si occupano dei diritti dei migranti in Canada hanno lanciato l’allarme sul rischi che le informazioni ottenute non siano protette in modo adeguato.
Ancestry.com, uno dei siti più utilizzati per la ricerca di alberi genealogici e DNA, ha chiarito in un comunicato che “la loro priorità è proteggere la privacy dei clienti e garantire che abbiano il pieno controllo dei dati che li riguardano”.
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