Cavalieri antichi e moderni
Chi è un cavaliere? Questa figura è ancora attuale? A queste domande ha tentato di dare risposta un convegno che si è svolto sabato 26 maggio a Civitella di Romagna. Le premesse – stando alle comunicazioni ufficiali dell’evento – sono state interessanti: “Il cavaliere antico, eroe senza macchia, che difende un ideale, si pone al servizio di vedove, orfani, vecchi e della fede. Un’idea tramontata, forse anacronistica già nei tempi d’oro della cavalleria, che si ridusse al mestiere delle armi. Il cavaliere nella modernità, premio al cittadino che si è distinto nel servizio dello Stato, al servizio dei propri concittadini con quello spirito altruista che ha caratterizzato e che caratterizza anche il presente”. Sono intervenuti Claudio Milandri sindaco di Civitella di Romagna, Rodingo degli Usberti, Gabriele Zelli, Emilio Nanni.
Il convegno si è svolto nella Rocca dei Conti Guidi di Cusercoli, una location la cui importanza è riconosciuta dagli stessi organizzatori: “Parlare di cavalieri e di cavalleria tra le possenti mura delle Rocche feudali è una scelta quasi spontanea, poiché tra queste mura parte della cavalleria ha svolto le proprie funzioni sia militari che sociali. Cosa sia rimasto oggi dell’antico spirito cavalleresco, è difficile dirlo una cosa è certa che degli antichi ordini cavallereschi sono ancora oggi presenti con il loro retaggio di cultura e di forza sociale. Passano i secoli, le Repubbliche sostituiscono i Regni, ma ancora oggi il cavaliere rappresenta un titolo onorifico a volte ambito”.
L’evento è stato coordinato dal giornalista Oscar Bandini.
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