2° Convegno Europeo di Araldica e Vessillologia
Si è svolto nelle giornate del 4-6 settembre 2014 il Secondo Convegno Europeo di Araldica e Vessillologia organizzato dalla IHW (IHW=Instytut Heraldyczno-Veksylologiczny) a Cieszyn (Polonia), una bella cittadina della Slesia bagnata dal fiume Olza che fa da confine tra la Polonia e la Cechia. Sede del convegno era un’aula dell’Università slesiana all’uopo decorata con bandiere e tavole di stemmi civici.
Le delegazioni provenivano da 15 paese e per la maggior parte erano dei Paesi dell’Est (Catalonia, Irlanda, Paesi Bassi, Germania, Italia, Cechia, Slovacchia, Polonia, Bielorussia, Lituania, Serbia, Romania, Ucraina, Georgia e Iraq).
Flavio Livio Marchetto, presidente di “Bandiere Storiche” e membro del CISV (Centro Italiano Studi Vessillologici), ha presentato la prima parte dello studio “le bandiere medioevali di Milano” in cui ha illustrato le bandiere del periodo dell’istituzione medioevale del libero comune e di quello successivo della signoria.
Nozioni della sua presentazione sono state riportate anche nella interessantissima ricerca fatta dal famoso vessillologo polacco-americano e organizzatore, Alfred Znamierowski, che ha parlato in maniera esaustiva del simbolo della croce cristiana dalla sua prima comparsa ufficiale (316 d.C.) fino ai giorni nostri.
Pawel Dudziński, anche lui polacco, ha presentato la prima delle tre parti dello studio completo del “raven” corvo, ripercorrendo tutta la sua storia e le leggende che lo riguardano. Tra due anni al prossimo convegno europeo sarà interessante ascoltare la seconda parte.
I lavori sono stati sospesi nel pomeriggio del 5 settembre per effettuare la visita guida alla biblioteca di Cieszyn ricca di libri che vanno dal 1500 al 1800. Pezzi unici che ci sono stati mostrati e maneggiati con i guanti, raffiguranti gli stemmi araldici della Slesia e della Polonia.
Molti relatori hanno portato argomenti che si riconducono all’araldica civica romena, che era la seconda rappresentanza più numerosa, e tra loro spiccano il giovane Alexandru Dan Mandru, che ha svolto il tema ricorrendo alla filosofia di Hegel, Tudor-Radu Tiron, che lavora presso l’ufficio della presidente della Romania, e Attila-István Szekeres, che appartiene alla etnia ungherese presente in Transilvania.
Relatori provenienti da paesi della disciolta Unione Sovietica, (Bielorussia, Georgia e Lituania) hanno esposto la loro araldica e vessillologia civica illustrandoci i cambiamenti degli ultimi 25 anni.
I Polacchi erano in numero superiore a tutti, essendo in casa, e hanno presentato anche una relazione del professore universitario e araldista della società di Scozia Krzysztof Guzek, circa le bandiere della seconda repubblica di Polonia.
L’esperto ceco-tedesco, Roman Klimeš, ci ha fatto desiderare viaggi in isole lontane quando ha parlato di bandiere e stemmi dei Possedimenti Francesi d’Oltremare.
In chiusura il russo naturalizzato irlandese, Stanislav Zamyatin, e l’esperto catalano Sebastiá Herreros.
Flavio Livio Marchetto
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