Le sepolture nobiliari recuperate nella chiesa di Sant’Andrea a Fossalta di Copparo

La Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo di Fossalta, anticamente soggetta alla pieve di San Giorgio di Tamara, appare già nelle carte delle visite pastorali della prima metà del Quattrocento compiute dal beato Giovanni Tavelli da Tossignano, vescovo di Ferrara.  Era dunque prevedibile che durante il rifacimento della pavimentazione dell’unica navata della piccola Chiesa, potesse venire alla luce qualche reperto di interesse storico-archeologico. E così è stato, i lavori, iniziati il 14 ottobre e terminati il 24 dicembre 2012, hanno intercettato due lastre e due ossuari.  La responsabile del cantiere, l’architetto Barbara Pazi, ha così richiesto l’intervento sia della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, che ha controllato gli scavi con l’archeologo Mario Cesarano e l’assistente tecnico Alain Rosa, della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna Ferrara Forlì Cesena e Rimini, che ha seguito le operazioni tramite l’architetto Gabriele Pivari.

Le operazioni di scavo, coordinate da Rosa ed eseguite con l’ausilio dei parrocchiani e dei volontari dell’Avip locale, hanno messo in luce due ossuari e due sepolture chiuse da lastre di marmo di particolare pregio, recanti stemmi nobiliari e indicazioni utili a datare le sepolture al XVII e al XVIII sec. In effetti si è trattato di un recupero dati piuttosto che di uno scavo archeologico vero e proprio: non appena asportata la pavimentazione datata al 1902, sono apparse le lastre tombali. “Le lapidi -spiega l’architetto Pivari- erano coperte da una pavimentazione in bitume nero ma fortunatamente protette da uno strato di sabbia che ha salvaguardato i manufatti: è bastato rimuovere lo strato di bitume per vederle di nuovo. Un ritrovamento casuale ma assolutamente prevedibile: la maggior parte delle chiese antiche conserva al proprio interno tombe a pavimento coperte con lapidi”. Ora le lastre, seppur discretamente preservate dall’essere state coperte per così tanto tempo, necessitano di un accurato lavoro di ripulitura e restauro che deve essere eseguito da una ditta specializzata.
La chiesa ha un orientamento Ovest/Est, con abside a Est; gli scavi hanno anche individuato un muro che corre lungo l’intera navata longitudinalmente con orientamento leggermente spostato rispetto a quello attuale con orientamento SE/NO. All’esterno del muro sono stati trovati ossari e sepolture con piccole volte in mattoni. Nessun altro elemento ha permesso di datare con certezza il muro o gli ossari, per cui rimangono valide le due date incise sulle lastre di marmo, il 1600 (ANNO D. M.D.C., nella foto) e il 1753, con l’anno 1600 a fissare il terminus ante quem. Sono stati anche recuperati importanti dati relativi all’impianto della chiesa in età post-medievale.
Al termine dei lavori la nuova pavimentazione è stata sistemata integrandovi le lastre tombali lasciate a vista. Il pubblico, oltre ai fedeli, possono così ora ammirare anche il reperto araldico riprodotto su una delle due lastre tombali.

Il 6 febbraio 2013, alle ore 21, il risultato dei lavori sarà presentato alla cittadinanza nella stessa Chiesa di Sant’Andrea apostolo, in Via Argine Volano a Fossalta, frazione del comune di Copparo (FE), alla presenza delle autorità locali e dei rappresentanti degli enti che hanno coordinato i lavori. Sarà anche proiettato un breve filmato che documenta il ritrovamento. Interverranno:

  •  il sindaco di Copparo, Nicola Rossi
  •  il vicesindaco di Copparo, Marco Mazzali
  •  l’assessore all’Associazionismo e Volontariato, Sport, Politiche Giovanili, Pari Opportunità,  Martina Berneschi
  •  l’architetto Barbara Pazi
  •  l’architetto della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, Gabriele Pivari
  • l’archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Mario Cesarano
  •  l’assistente tecnico SBAER, Alain Rosa

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La lastra tombale con il reperto araldico

 

1 Febbraio 2013
Redazione

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